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Fonte http://www.irpinia24.it/

Allarme nei Comuni di Capriglia, Grottolella, S.Angelo a Scala, Pietrastornina, Summonte, Ospedaletto D’alpinolo, Altavilla Irpina


avvelenamento-percheL’Associazione di Volontariato “SOUTH LAND”-L’Associazione Nazionale Libera Caccia ancora una volta si chiede il perché di tanta crudeltà verso questi poveri animali indifesi: un nuovo triste episodio di avvelenamento,un cane da caccia morto : è allarme nei Comuni di Capriglia, Grottolella, S.Angelo a Scala, Pietrastornina, Summonte, Ospedaletto D’alpinolo, Altavilla Irpina– i bocconi avvelenati, disseminati da mano ignota nei boschi in diversi luoghi battuti da cacciatori e dai loro cani ausiliari, Le esche usate per attirare gli animali sono composte da pezzi di salame ,mortadella,e lardo. A segnalare l’accaduto sono stati alcuni cacciatori , che, nei giorni successivi alle uscite di caccia, hanno riscontrato la morte di uno dei cani dopo vane ricerche veniva rinvenuto grazie al collare che emette il segnale di posizionamento,ma per l’animale non c’era niente da fare,i veleni usati oltre all’atroce sofferenza non lascia il tempo di salvarlo.


Torna la paura , per tutti gli appassionati dell’attività venatoria, non solo anche per i ricercatori del pregiato tartufo– l’Associazione di Volontariato South Land (Ambientale e tutela degli animali) e L’Associazione Nazionale Libera Caccia(tutela della Fauna) sez. Provinciale di Avellino (Responsabile Capitano Domenico Mollica) “si battono per far comprendere la gravità della situazione coinvolgendo le testate giornalistiche locali per far diffondere il pericolo di avvelenamento in quelle zone”.

Il Responsabile delle G.P.G.V. Ernesto Cetro esprime “in maniera ancor più decisa, il proprio totale disappunto per questi nuovi episodi di morte si chiederà alle istituzioni, di prendere atto della situazione, per rendere le zone a rischio sicure, sollecitando soprattutto gli organi competenti la chiusura di praticare la caccia nelle zone dove si verificassero ancora decessi per avvelenamento,si chiede a tutti i Cacciatori e cercatori di tartufi di sporgere le dovute denuncie presso le forze di Polizia locali ,in tal modo si potranno avviare delle indagini per individuare colui o coloro che stanno attentando alla vita degli animali e alla salute pubblica. L’impegno delle Associazioni di Guardie Particolari Giurate Volontarie sarà quello di predisporre maggiori controlli, anche se è spesso inutile cogliere in flagranza i responsabili di questi reati,anche dalla scarsa partecipazione di denuncie da parte dei cacciatori ho tartufai,i principali provvedimenti da adottare,1)informare tempestivamente il proprio veterinario e rappresentare i sintomi che l’animale rappresenta.2)informare il Corpo Forestale dello Stato tramite il numero 1515 indicando la zona del decesso. 3) avvisare L’Asl di competenza per il recupero della carcassa.4)cercare di far vomitare il cane. Non è la prima volta, comunque, che si parla di avvelenamento di animali nelle zone. Lo scorso anno, numerosi cani sono stati uccisi con bocconi intrisi di metaldeide (è il principale componente dei veleni usati in agricoltura e giardinaggio come molluschi di lumachici) pesticidi. A denunciare sempre l’accaduto siamo state le uniche Associazione, preoccupati perché questi bocconi disseminati nelle aree battute dai cacciatori o cercatori di Tartufi, già dall’anno 2013 denunciato la morte di troppi cani avvenuta per mani di ignoti che non possono essere definiti che malati mentali il quale forse avrebbero bisogno loro di prendersi qualche boccone avvelenato”.